L’ADP ha quindi deciso di iniziare a lavorare sulla bozza della COP Decision, ovvero il secondo documento che andrà a comporre il pacchetto di Parigi.
I negoziati, tuttavia, sono proceduti a rilento per via di divergenze procedurali: Tuvalu (uno Stato insulare particolarmente colpito dal cambiamento climatico e attivo nei negoziati) ha proposto l'inserimento di ulteriori frasi nel testo, che dopo una serie di discussioni - nonostante lo scetticismo dei Co-chair - sono state aggiunte fra parentesi.
Le discussioni si sono spostate poi sul testo della "COP Decision" e sulla definizione del corpo che dovrà facilitarne l'implementazione: il compito sarà affidato ai sussidiari SBI e SBSTA, o ad una nuova entità, l'Intergovernmental Preparatory Committee? Su questo i Paesi hanno posizione diverse.
Infine, si è affrontato il tema dei contributi nazionali volontari (INDCs) che integreranno, nella "COP Decision", le disposizioni generali e durature contenute invece nell'Accordo (che probabilmente assumerà la forma di un Protocollo).
Gli INDCs contengono la strategia di ogni paese per diminuire le proprie emissioni e contrastare il cambiamento climatico. I lavori sono avanzati speditamente ed hanno portato all’approvazione dei primi paragrafi in tempi accettabili.
In merito a questo argomento, è tuttavia necessario sottolineare come attualmente le stime sull’effetto aggregato degli INDCs vedano proiezioni ben superiori all’obiettivo di mantenere l’aumento medio di temperatura globale al di sotto dei 2 gradi, concetto enfatizzato anche nell’intervento di Angela Merkel, che la ha definita “una brutta notizia”. Per queste ragioni, uno degli obiettivi di Parigi dovrebbe essere proprio quello di raggiungere un accordo per degli aggiornamenti periodici dei contributi nazionali, almeno ogni cinque anni ed in modo che possano essere revisionati solo al rialzo: c’è tempo fino al 2020 prima dell’inizio del nuovo periodo d’impegno dell’Accordo.
Come ha affermato Obama alla cerimonia d’apertura, “non sarà una vittoria-lampo, ci vorrà del tempo ed è possibile che la nostra generazione non vedrà il successo delle nostre azioni di oggi, ma il successo è sapere che i nostri figli lo vedranno”.
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[Fonte: "Bollettino COP21 - Italian Climate Network" - Per informazioni: info@italiaclima.org]
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