lunedì 25 aprile 2011

E' il 25 aprile (sempre)

Un anno fa a Marzabotto.
Oggi a Milano.
Un anno fa una giornata di intensa riflessione e di commozione, ricordando l'eccidio del 1944.
Oggi una giornata di festa, in una piazza coloratissima e stracolma.
La festa della Liberazione e le sue due facce: il ricordo e la gioia.
Ogni volta, sempre e comunque, una delle più sentite giornate dell'anno, occasione preziosa per ricordarsi che nessuna conquista è per sempre, e che "25 aprile tutto l'anno" è un ammonimento a presidiare la nostra condizione di donne e uomini liberi, coscienti dell'estrema facilità con cui, anche inconsapevolmente, rischiamo di rinunciarvi.

giovedì 21 aprile 2011

Nucleare? Ma anche no! Referendum? Ma anche si!

Ci avevano detto che il nucleare era indispensabile.
Sono bastati un sondaggio e tanta paura del raggiungimento del quorum ai referendum di giugno, tra cui quello sul legittimo impedimento, e così, come se niente fosse, il governo ha cambiato fatto marcia indietro sulle centrali. Il tutto dopo aver negato l'election day che avrebbe accorpato elezioni amministrative e referendum, regalando alle casse dello Stato uno spreco immane di soldi pubblici (tanto di questi tempi possiamo permettercelo, no?).
Quindi schervano? Evidentemente sì. Cos'altro potevamo attenderci da un governo presieduto da un barzellettiere?
Eccolo qui, il "governo del fare". Eccolo qui il governo del fare male, del fare finta e del farsi - soprattutto - gli interessi propri.
La politica non è questo, la politica può essere altro, può essere molto più di questo sqallido teatrino.
Il 15 e 16 maggio, da Milano, possiamo mandare un messaggio chiaro a questi personaggi ridicoli che si spacciano per efficienti governanti (compresa la nostra antinuclearista dell'ultim'ora, Letizia Moratti): il tempo delle vostre balle atomiche è finito.
PS: voi ricordatevi di votare e di far votare SI', il 12 e 13 giugno, per cancellare la privatizzazione dell'acqua e il legittimo impedimento.

 

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venerdì 15 aprile 2011

Se non noi, chi?

Negli ultimi giorni sono apparse diverse notizie per nulla edificanti riguardanti l’attuale amministrazione milanese e regionale. 
Partendo dalla prima, è di questi giorni la chiusura dell’inchiesta sul figlio del sindaco uscente Letizia Moratti, Gabriele Moratti, accusato di aver allestito una casa in un capannone ad uso commerciale in via Ajraghi. L’accusa risale ai primi di Marzo ma giusto pochi giorni fa il giovane rampollo di casa Moratti, su suggerimento della Procura ha smantellato l’immobile (la Bat-Casa, come è stata ribattezzata in base all’arredamento ben poco commerciale e alquanto bizzarro, testimoniato dalle foto apparse oggi su Repubblica.
È chiaro che il problema risiede nel fatto che l’abitazione sia nata da un raggiro della legge edilizia e il fatto che sia il protagonista sia l’attuale figlio del sindaco deve far riflettere.

Passando alla vicenda che in questa settimana ha colpito il PDL in regione che è sicuramente più importante: la chiusura dell’inchiesta della Procura di Milano sulle firme false consegnate per presentare la lista “Per la Lombardia” di Formigoni
Il procuratore che ha coordinato l’inchiesta, Alfredo Robledo ha, infatti, invitato a comparire in procura diversi consiglieri comunali lombardi a seguito dell’accertamento dell’invalidità di 700-800 firme. Considerando che per presentare una lista erano necessarie 3500 firme e che la lista di Formigoni ne ha presentate 3800, appare subito evidente che il problema sia grave.

Ci sono due elementi che accomunano queste vicende: il partito di riferimento e la tragicomicità delle notizie, i cui dettagli mi hanno fatto sorridere (la casa modello Batman e il fatto che le firme in Lombardia vennero raccolte in fretta perché all’ultimo minuto, sotto il dictat del Presidente del Consiglio, la lista venne riaperta per cambiare l’ordine dei candidati per inserire Nicole Minetti)
Ma è un sorriso amaro: è qui che la commedia si trasforma in tragicommedia. 
Questa è la fotografia del primo partito a Milano, in Lombardia e in Italia, ed è tutt’altro che edificante. 
Ma prescindendo da facili constatazioni elettorali, urge più che altro riflettere sui livelli qualitativi della politica italiana. Di quanto tutto questo di fatto contribuisca ad allontanare i giovani dalla politica, minando la loro fiducia verso le istituzioni e impedendo di fatto un cambio di rotta che solo dai giovani potrebbe arrivare.
In questo scenario la risposta più facile (e più terribile) è il qualunquismo: "la politica è uno schifo e i politici si fanno solo gli affari loro". E' la logica del "tanto sono tutti uguali", quella che fa soccombere ogni tentativo di rinnovamento, permettendo di fatto alla cattiva politica di resistere e a quella buona di essere sconfitta dal populismo e dalla legge del più forte.
E' la sfida più dura, ma questa partita si deve vincere all'interno della politica. 
La politica stessa (e non l’anti-politica) dev'essere la risposta! 
La partecipazione, la voglia di conoscere, il coraggio di pensare "Io credo in un paese diverso e non lascerò che l'indifferenza e la disillusione colonizzino le nostre menti". 
Se non ora, quando? Se non noi, chi?

"The future's in the air
I can feel it everywhere
Blowing with the wind of change"
(Scorpions - Wind of change)


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martedì 5 aprile 2011

Ecco le Idee per Milano!

Da oggi (insieme alla "Saga", che trovate nella sezione "fun" del blog o di votalazza.it) sono online le "Idee per Milano".
E' stato un percorso lungo e impegnativo, che ci ha visti protagonisti di un tentativo non troppo comune di istaurare un dialogo con gli attori del terzo settore e del mondo civile milanese.
Le “Idee per Milano” sono dunque la sintesi (molto parziale) di un lavoro collettivo, ancora tutto in divenire, svolto dai Giovani Democratici di Milano all’interno di percorsi paralleli ricchi di valore, iniziato nel Settembre 2010 con l’iniziativa “Rigenerazione 2011”, proseguito con “Facciamorete”, e arrivato ora ad un momento decisivo (ma tutt’altro che conclusivo): la mia candidatura in Consiglio Comunale. 
Abbiamo sempre creduto nella politica: nella sua capacità di evocare sogni ma anche di tradurli in progetti concreti e realizzabili. Per questo non smetteremo mai di ascoltare le voci di questa città. Perché ci raccontano ogni giorno i loro desideri e le loro paure, e meritano di essere ascoltate.
Questo è solo l’inizio… il bello deve ancora arrivare. Crediamoci insieme.

SCARICA LE "IDEE PER MILANO"!!!
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