Mi ricordo bene quegli album di fotografie in bianco e nero. La mia nonna ed io li sfogliavamo nei pomeriggi d'estate, quando il tempo non passava mai. Tra quelle foto, me ne ricordo alcune in particolare: erano gli anni '70, le strade di Niguarda allagate, le auto intrappolate nell'acqua, il fango nelle cantine.
Una storia che si ripete da più di 30 anni, senza soluzione, tra rimpalli di responsabilità, progetti mai conclusi e soldi mai stanziati.
Oggi finalmente siamo ad una svolta.
Per la prima volta, c'è un progetto chiaro e ci sono i soldi per finanziarlo.
20 milioni di euro stanziati dal Comune di Milano, 10 dalla Regione, 80 dal Governo.
Il progetto per la messa in sicurezza del fiume comprende la realizzazione di 5 vasche di laminazione, del canale scolmatore di Nord-Ovest e di un piano di depurazione delle acque.
Questo è possibile solo attraverso una forte collaborazione tra Governo, Regione e Comune, e con questo provvedimento Milano è l'unico comune italiano a mettere a disposizione risorse proprie per interventi di difesa idraulica.
Più nel dettaglio: alla prima vasca di laminazione dal costo di 30 milioni, progettata nel territorio di Senago con una capacità di 970.000 mc, seguiranno quelle di Lentate sul Seveso (850.000 mc), Varedo (1.500.000 mc) e Paderno Dugnano (950.000 mc),
In questo video è ben illustrato il progetto dell'AIPo (Agenzia Interregionale per il fiume Po) che verrà realizzato.
Infine, è da sottolineare che il progetto promuoverà anche una valorizzazione paesaggista che consentirà di usufruire delle aree destinate alla realizzazione delle vasche grazie ad aree verdi, itinerari ciclopedonali e tre oasi dedicate alla biodiversità del territorio. Con questi interventi in linea con una strategia di “Green Infrastructure” il Seveso non sarà mai più “il fiume più inquinato d’Italia”.
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