Shoot: Walls of Milano |
E se è così, dobbiamo ringraziare soprattutto la passione, l'intelligenza e la caparbietà di alcune illuminate e illuminati donne e uomini, che hanno a cuore la bellezza e credono che la street art possa contribuire in maniera sostanziale allo sviluppo culturale, sociale e umano della città, permettendo di costruire legami e relazioni inedite e affascinanti.
E' proprio quello che è successo in questi giorni con Milanowallart, un evento organizzato in occasione del 140° anniversario della fondazione dell'ospedale Gaetano Pini, che ha prodotto opere per quasi 1.000 metri quadri in pieno centro storico, grazie al lavoro di tre milanesissimi: Orticanoodles, Pao e Ivan. Una relazione non banale quella tra gli artisti, le opere e il quartiere. Soprattutto, una relazione in costante evoluzione. Un rapporto che ha legato tutti, nonne e giovani milanesi imbruttiti, nelle critiche e negli apprezzamenti, ma che alla fine ha generato un attaccamento di tutto il quartiere a quella piazza, un legame prima inesistente e che ora, grazie alla presenza viva di quegli artisti e di quelle opere, si può toccare con mano.
Il progetto è finanziato con un contributo di Fondazione Cariplo e patrocinato dal Comune di Milano, dalla Provincia di Milano e da Fondazione Stelline.
L'inaugurazione "istituzionale" é prevista per venerdì 26 settembre alle 15. Dalle 17, poi, festa popolare con musica di strada, letture pubbliche, danze e aperitivi itineranti, voluta proprio dagli abitanti e dagli artisti, a sugello di un legame affascinante e inedito.
Per concludere in bellezza il weekend, poi, tra 26 e il 28 settembre spazio al Ringhiera Street Art Festival, che farà esplodere di colore piazza Fabio Chiesa con un programma di workshop, dj-set, concerti, dibattiti e spettacoli, ma soprattutto con le opere di alcuni "mostri" della street art come tellas, Roberto Ciredz, HİTNES, Xuan Alyfe, G loois e Nelio.
Ma per non farsi mancare proprio nulla, ancora Ivan, questa volta a Rogoredo, vicino all'uscita della metropolitana, sarà protagonista di un intervento sul "Muro delle Parole", incentrato sul tema della memoria della fabbrica Redaelli, che tanto ha significato per Rogoredo. L'opera si ispirerà alle parole del lavoro e della memoria della fabbrica Redaelli, prendendo anche ispirazione da alcuni componimenti degli abitanti del quartiere. L'appuntamento è per domenica 28 alle 15.30.
E per dare una scossa anche all'azione dell'Amministrazione, insieme alla consigliera Bocci ho depositato una mozione in Consiglio Comunale con cui chiediamo alla Giunta di supportare e accelerare il processo di assegnazione dei "muri liberi" e di investire nella street art come strumento di sviluppo culturale e sociale della città. Qui potete leggere il testo integrale.
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